Teresa Mezza dell’Università Cattolica premiata con il Minkowski Prize

La ricercatrice Teresa Mezza dell’Università Cattolica di Roma riceve il Minkowski Prize per le ricerche innovative sul diabete di tipo 2.
Il prestigioso “Minkowski Prize” è stato conferito alla dott.ssa Teresa Mezza, ricercatrice del Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica di Roma e membro del Comitato scientifico della SID – Società Italiana di Diabetologia. Si tratta del massimo riconoscimento attribuito dalla European Association for the Study of Diabetes (EASD) ai giovani scienziati under 45 che contribuiscono con le loro scoperte a far progredire la conoscenza sul diabete mellito.
Il premio viene consegnato nell’ambito dell’Annual Meeting della EASD, in corso a Vienna dal 15 al 19 settembre 2025, e sarà accompagnato dalla tradizionale “Minkowski lecture” in sessione plenaria, tenuta dalla stessa ricercatrice italiana.
L’orgoglio di essere la prima donna italiana premiata
«Questo premio è un grande onore per me – dichiara Teresa Mezza – in primo luogo perché sono la prima italiana a riceverlo: prima di me, infatti, lo hanno vinto due uomini italiani, anch’essi esponenti della SID. Ma, soprattutto, è un onore perché è un premio che ha una lunga storia: siamo alla 60esima edizione, e questo significa entrare a far parte di questa grande storia così importante per il diabete. Ringrazio, quindi, la EASD per il conferimento di questo premio, e voglio anche ringraziare la SID, a cui sono molto legata, e la ricerca italiana che mi hanno supportato sin dai primi passi».
La ricercatrice ha ricordato come una borsa di studio della SID le abbia permesso di avviare la sua esperienza negli Stati Uniti, opportunità che ha rappresentato un punto di svolta nella sua carriera. «È, infatti, grazie a una borsa assegnatami dalla SID che ho avuto la possibilità di partire per gli Stati Uniti, e questo ha rappresentato un grande vantaggio per me, consentendomi di ampliare questo filone di ricerca in maniera multidimensionale. Quello che ricevo oggi da EASD è, quindi, per me un ulteriore riconoscimento dopo quelli già ricevuti da Fondazione Diabete Ricerca e dalla SID».
Le nuove scoperte sul diabete di tipo 2
Premiata per i suoi studi sul pancreas, Teresa Mezza ha sottolineato l’importanza delle nuove evidenze scientifiche: «Le nuove evidenze che emergono dai miei lavori consentono di dire che si diventa diabetici se c’è un difetto delle cellule che producono insulina che sono nel pancreas. Il diabete di tipo 2 è spesso correlato a vari fattori: l’obesità, il sovrappeso, l’insulino-resistenza hanno un impatto importante. Questo, tuttavia, avviene solo se c’è un difetto che riguarda la capacità del nostro pancreas di adattarsi all’aumentata richiesta in alcune condizioni, ed è così che si verifica l’iperglicemia».
Un punto di forza delle sue ricerche è l’approccio traslazionale, capace di unire dati molecolari e aspetti clinici dei pazienti. «Stiamo sfruttando questa possibilità per cercare di identificare biomarcatori che possano predire di fatto le persone che vanno incontro a un maggior rischio di sviluppare diabete rispetto ad altre che non lo svilupperanno, focalizzandoci nell’identificare fenotipi specifici e biomarcatori legati a questi fenotipi, possibilmente che siano facili da misurare in pratica clinica».
Il riconoscimento della SID e della ricerca italiana
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente della SID, Buzzetti: «Questo riconoscimento assegnato alla Dott.ssa Teresa Mezza è per la SID e per tutta la ricerca italiana un grande traguardo. La Dott.ssa Mezza rappresenta nella nuova generazione dei ricercatori e diabetologi italiani una grande promessa. Il Minkowski Prize costituisce un riconoscimento importantissimo e molto ambito e il fatto che sia stato assegnato a una ricercatrice italiana è certamente una testimonianza di come la ricerca in Italia, della SID e della diabetologia italiana in generale, sia estremamente all’avanguardia e possa competere a livello internazionale con i migliori ricercatori. Quindi grandissime congratulazioni alla dott.ssa Teresa Mezza per aver ricevuto questo alto riconoscimento».