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Il progetto premiato che unisce scuola e Università di Pisa: “Statisticamente Imparo”

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L’Università di Pisa trionfa con un progetto innovativo che porta la statistica nelle scuole primarie

Un riconoscimento nazionale all’innovazione didattica

Il progetto Statisticamente Imparo, nato dalla sinergia tra Annamaria Cruscomagno, docente della scuola primaria, e Paolo Frumento, professore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, ha conquistato il primo premio all’edizione 2025 dell’Atlante – Italian Teacher Award. L’iniziativa è stata selezionata tra oltre 420 proposte arrivate da ogni angolo d’Italia, distinguendosi per originalità, impatto educativo e capacità innovativa.

Un premio prestigioso per chi rinnova la scuola

Giunto alla sua sesta edizione, l’Italian Teacher Award è promosso da United Network in collaborazione con la Repubblica, Repubblica Scuola e la Varkey Foundation. L’obiettivo è valorizzare i docenti che riescono a rinnovare l’approccio didattico e a ispirare le nuove generazioni. In questo contesto, Statisticamente Imparo ha rappresentato un esempio di eccellenza, meritandosi la massima onorificenza.

La statistica entra in aula fin dalla scuola primaria

Il progetto è stato avviato nel 2022 presso l’Istituto Comprensivo Castrovillari 1 di Cosenza, dove Annamaria Cruscomagno insegna logica e matematica. L’iniziativa introduce i concetti fondamentali della statistica nelle scuole elementari, utilizzando strumenti sperimentali come giochi didattici, rappresentazioni grafiche e nozioni di probabilità. Il tutto con un obiettivo chiaro: allenare sin da piccoli il pensiero critico e la gestione dell’incertezza.

Università di Pisa protagonista nel dialogo educativo

La collaborazione con l’Università di Pisa ha rappresentato un elemento chiave nel successo del progetto. Paolo Frumento, docente di Statistica dell’Ateneo toscano, ha dichiarato: «È un esempio virtuoso di dialogo tra scuola e Università, capace di generare un impatto reale sui percorsi educativi. Siamo orgogliosi che un progetto nato all’interno del nostro Ateneo possa essere oggi riconosciuto a livello nazionale».