Università e AFAM: esteso l’assegno di cura agli studenti con disabilità

Inclusi anche AFAM e Conservatori nel nuovo contributo del MUR da 10mila euro
Il Ministero estende il contributo agli istituti AFAM
Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha ufficialmente ampliato la platea degli studenti beneficiari dell’assegno di cura, includendo anche le istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM).
A comunicarlo è stato lo stesso MUR attraverso una nota ufficiale: «Questa misura, con cui estendiamo il contributo anche agli studenti delle istituzioni AFAM – commenta la ministra Anna Maria Bernini – segna un passo verso una formazione più inclusiva ed accessibile. Con questo provvedimento il Governo ribadisce il proprio impegno a garantire il diritto allo studio, offrendo un concreto sostegno economico che rafforza la possibilità per ogni studente di coltivare il proprio talento».
Per la prima volta coinvolte Accademie e Conservatori
Il decreto firmato dalla ministra Bernini introduce una novità storica: per la prima volta, Accademie di Belle Arti, Conservatori musicali e Accademie di danza entrano nel sistema di sostegno economico previsto per gli studenti in maggiore difficoltà.
Si tratta di un’evoluzione significativa rispetto alle misure precedenti, che limitavano il contributo ai soli iscritti alle università.
Assegno di 10mila euro per studenti con disabilità gravi
Lo stanziamento previsto per il 2025 ammonta a 2 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente.
Il contributo, pari a 10mila euro annui per ogni studente, è destinato a persone con disabilità che necessitano di sostegno intensivo e assistenza qualificata durante le lezioni.
Oltre alle condizioni già previste – come la dipendenza da ventilazione meccanica continua, lesioni spinali gravi o deprivazione sensoriale complessa – il decreto aggiunge la possibilità di accesso anche agli studenti con gravi compromissioni motorie dovute a patologie neurologiche o muscolari.
Una piattaforma per gestire i fondi e i beneficiari
La gestione dell’assegno di cura vedrà il coinvolgimento diretto degli organismi regionali per il diritto allo studio, i quali pubblicheranno i bandi specifici.
Sul piano organizzativo, una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione di una piattaforma informatica dedicata. Questo strumento digitale faciliterà la comunicazione tra gli Enti regionali e il Ministero, garantendo un monitoraggio più efficiente dei beneficiari e una distribuzione rapida e trasparente delle risorse.