L’Italia punta a diventare hub europeo per la ricerca quantistica

Un piano interministeriale coinvolge università e ricerca per fare dell’Italia un polo europeo quantistico
Le tecnologie quantistiche sono al centro della nuova Strategia nazionale, con l’obiettivo di consolidare il ruolo dell’Italia come punto di riferimento in Europa per la ricerca e lo sviluppo nel settore.
Un piano interministeriale per la leadership quantistica
Il progetto è frutto di una collaborazione trasversale tra diversi ministeri e istituzioni strategiche: il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Difesa e l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale. L’iniziativa mira a rendere il Paese un polo d’eccellenza per le tecnologie quantistiche a livello europeo.
Quattro pilastri per la crescita dell’ecosistema quantistico
La Strategia si fonda su quattro obiettivi principali.
Il primo è il potenziamento della ricerca scientifica e delle infrastrutture tecnologiche, valorizzando le eccellenze italiane e stimolando collaborazioni tra università, centri di ricerca e istituzioni, anche grazie al sostegno pubblico.
Il secondo obiettivo riguarda la transizione industriale, sostenuta da investimenti in data center, tecnologie abilitanti e supercalcolo, con un’attenzione particolare alle startup, alle PMI e alle filiere strategiche.
Il terzo pilastro prevede lo sviluppo di nuove competenze professionali, promuovendo formazione avanzata in ambito quantistico.
Infine, il quarto ambito strategico è la sicurezza nazionale, con particolare riferimento alla migrazione verso sistemi di crittografia post-quantum e all’impiego di tecnologie quantistiche per la protezione di dati sensibili, in linea con le raccomandazioni europee e con il contributo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
Un coordinamento stabile per attuare la Strategia
Il gruppo di lavoro interministeriale assicurerà un’attuazione efficace e trasparente del piano, garantendo continuità e responsabilità istituzionale. Secondo quanto evidenziato dal Dipartimento per la trasformazione digitale, «si prevede un impatto concreto in termini di crescita economica, occupazione qualificata, attrazione di talenti e capitali, nonché un rafforzamento della resilienza nazionale di fronte alle sfide di cybersicurezza e sovranità digitale».