Università italiane in calo nella classifica CWUR 2025: dati e analisi

La Sapienza guida le università italiane nella CWUR 2025, ma l’Italia arretra in ricerca e risorse.
Le università italiane nella Global 2000 del CWUR 2025
Sessantasei università italiane, guidate dalla Sapienza Università di Roma, sono presenti nell’edizione 2025 della classifica Global 2000 stilata dal Center for World University Rankings (CWUR). Tuttavia, l’Italia fatica a mantenere il passo con i principali competitor internazionali: l’80% degli atenei italiani ha perso posizioni rispetto all’anno precedente.
Nel dettaglio, 10 università migliorano il proprio ranking rispetto al 2024, 3 restano stabili, mentre 53 retrocedono. Il calo è dovuto principalmente alla performance nella ricerca accademica, in un contesto sempre più competitivo dominato da atenei ben finanziati.
Ricerca e risorse: i nodi critici per gli atenei italiani
Soltanto 14 atenei italiani hanno migliorato le proprie prestazioni nella ricerca, mentre 52 hanno visto peggiorare i propri risultati.
La Sapienza Università di Roma, pur rimanendo il primo ateneo italiano in classifica, scende di una posizione, attestandosi al 125° posto.
L’Università di Padova perde cinque posizioni e si colloca al 178°, seguita dall’Università di Milano, anch’essa in calo di cinque posizioni al 191°, e dall’Università di Bologna al 204°. L’Università di Torino si ferma invece al 242° posto.
La top ten italiana secondo CWUR 2025
Ecco le prime dieci università italiane in classifica:
- Sapienza Università di Roma (125)
- Università di Padova (178)
- Università di Milano (191)
- Università di Bologna (204)
- Università di Torino (242)
- Università di Napoli Federico II (243)
- Università di Firenze (274)
- Università di Genova (286)
- Università di Pisa (288)
- Università di Pavia (327)
L’allarme del CWUR: “L’Italia rischia di restare indietro”
Nadim Mahassen, presidente del Center for World University Rankings, ha commentato:
“Con sessantasei Università italiane presenti in classifica, l’Italia è ben rappresentata tra le migliori Università al mondo. Tuttavia, ciò che è allarmante è il declino delle istituzioni accademiche nazionali dovuto all’indebolimento delle prestazioni della ricerca e allo scarso sostegno finanziario da parte del governo. Mentre diversi paesi pongono lo sviluppo dell’istruzione e della scienza in cima alla loro agenda, l’Italia fatica a tenere il passo. Senza finanziamenti più consistenti e una pianificazione strategica più solida, l’Italia rischia di rimanere ulteriormente indietro nel panorama accademico globale in rapida evoluzione.”
I criteri del ranking CWUR e i numeri globali
Il CWUR ha valutato 21.462 università in tutto il mondo, selezionandone le migliori 2.000 in base a quattro indicatori:
- Qualità dell’istruzione (25%)
- Occupabilità dei laureati (25%)
- Qualità del corpo docente (10%)
- Produzione scientifica e ricerca (40%)
Le università presenti nella Global 2000 provengono da 94 paesi, e il dato italiano evidenzia una crescente difficoltà a rimanere competitivi in un contesto internazionale dove l’investimento pubblico e privato nella formazione universitaria è decisivo.