Università Milano-Bicocca, quattro nuovi corsi tra sostenibilità e innovazione

L’Università di Milano-Bicocca lancia quattro corsi interdisciplinari su sostenibilità, innovazione e tecnologie con l’Università di Pavia
Declinare ambiti disciplinari consolidati come economia, diritto, fisica e matematica su tematiche urgenti e strategiche per il futuro, come la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e la gestione delle risorse. È questo l’obiettivo dei quattro nuovi corsi di laurea, triennali e magistrali, introdotti dall’Università di Milano-Bicocca per l’anno accademico 2025-2026. Tutti con un approccio interdisciplinare, tre saranno tenuti in lingua inglese, tre a numero programmato e due realizzati in collaborazione con l’Università di Pavia. Con queste novità, l’offerta formativa dell’Ateneo sale a 84 corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico.
Il corso triennale “Economics and science for environmental sustainability”, promosso dal dipartimento di Economia, metodi quantitativi e strategie di impresa, sarà in lingua inglese e a numero programmato. L’obiettivo è fornire competenze economiche e scientifiche utili ad analizzare i rapporti tra economia e ambiente, approfondendo sostenibilità, economia circolare e transizione ecologica. Il percorso fonde elementi classici delle scienze economiche con biologia, chimica e geologia, formando figure professionali pronte a operare in imprese, enti pubblici, società di consulenza e organizzazioni internazionali impegnate nella riconversione sostenibile del sistema economico-produttivo.
A completamento di questo indirizzo, l’Università di Milano-Bicocca propone la laurea magistrale “Economics and technologies for sustainability”, sempre in lingua inglese e rivolta anche a laureati triennali di altri corsi scientifici ed economici. Il dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra intende formare professionisti in grado di affrontare le sfide ambientali con una solida preparazione multidisciplinare. I laureati saranno sustainability specialist, pronti ad assumere ruoli di esperti nella valutazione delle politiche per la sostenibilità, consulenti per supply chain green, progettisti di sistemi energetici sostenibili o advisor ambientali per aziende, enti pubblici e Ong.
Il terzo percorso, “Physical sciences for innovative technologies”, è una laurea triennale in lingua inglese e a numero programmato, con lezioni in presenza e online. Il corso, promosso dal dipartimento di Fisica in collaborazione con l’Università di Pavia, fornisce una base solida in fisica, matematica, chimica e informatica, integrata da conoscenze su tecnologie emergenti, processi innovativi e metodologie scientifiche. I principali sbocchi professionali includono settori come le tecnologie dell’informazione, le tecnologie quantistiche e i sistemi per la gestione energetica, contribuendo alla transizione verso modelli più sostenibili e alla digitalizzazione dei processi industriali.
Infine, “Scienze giuridiche e innovazione” è la nuova laurea triennale erogata prevalentemente online, grazie a contenuti didattici innovativi, e nasce in convenzione con l’Università di Pavia. Il corso, a numero chiuso e assegnato tramite test d’ingresso, afferisce al dipartimento di Giurisprudenza. Intende formare professionisti del diritto capaci di coniugare la conoscenza delle norme con competenze in ambito patrimoniale, finanziario e tributario, nonché nozioni di machine learning e comprensione degli algoritmi.
“La nostra offerta formativa sta puntando sempre più sulle competenze trans e interdisciplinari, indispensabili per orientarsi in un mondo del lavoro in continua trasformazione – afferma Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca –. I corsi avviati negli ultimi tre anni si fondano su un nuovo equilibrio tra didattica tradizionale e innovazione, con un dialogo costante con gli studenti. L’uso consapevole delle tecnologie digitali e la progettazione condivisa del metodo didattico sono al centro della nostra azione. Sostenibilità e innovazione sono i pilastri dei nuovi corsi. L’università deve formare non solo professionisti, ma cittadini critici e consapevoli, in grado di comprendere le trasformazioni della società, anche a livello globale”.