Università di Torino, confronto tra candidati rettore sul futuro della città

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All’Università di Torino il confronto tra candidati rettore e sindaco Lo Russo su attrattività, alloggi, mobilità e rapporto con il Politecnico

Attrattività, residenzialità, mobilità, pianificazione urbana, occupazione e sinergie con il Politecnico. Sono questi i temi al centro del dibattito tra i candidati rettore dell’Università di Torino – Raffaele Caterina, Cristina Prandi e Laura Scomparin – che si sono confrontati oggi con il sindaco Stefano Lo Russo, durante un incontro promosso da Alleanza per Torino dal titolo “Come si diventa città universitaria”.

“Una città universitaria è una città con una dimensione di conoscenza internazionale legata alla sua Università”, ha affermato Lo Russo. “Significa avere una governance che valorizza e promuove l’Ateneo come elemento distintivo, su cui fondare le proprie politiche. Il ruolo dell’Università è cruciale per lo sviluppo della nostra città”.

Sul fronte dell’attrattività, Caterina ha sottolineato la necessità di rendere Torino una meta ambita per gli studenti: “È importante continuare ad attrarre a tutti i livelli e che sia considerato ‘figo’ essersi laureati qui. Ma è anche fondamentale che chi torna a casa dopo la laurea mantenga un legame con Torino, e che riusciamo ad attrarre anche chi ha studiato altrove”.

Per Cristina Prandi, “non si può puntare solo sui numeri, ma sulla qualità dei servizi, altrimenti si perde competitività. Servizi interni all’Università e di accoglienza: è un ecosistema ed è insieme che diventiamo più attrattivi. Servono strategie quotidiane e di lungo termine”.

Secondo Laura Scomparin, “una città universitaria è una Torino a misura di studente. Siamo già su questa strada e occorre metterla a sistema. Serve un dialogo molto stretto tra tutti gli attori cittadini”.

Tra i nodi centrali per diventare una vera città universitaria, l’abitare e i trasporti. Prandi ha lanciato un appello alla politica affinché si trovino soluzioni che bilancino le diverse esigenze abitative, e ha invitato i privati a sviluppare nuovi progetti residenziali “non in modo indipendente dall’Università e dalle politiche pubbliche, ma in un confronto aperto”.

Scomparin ha proposto di valorizzare il monitoraggio degli alloggi sfitti, come suggerito dall’iniziativa Vuoti a Rendere, e valutare incentivi per chi affitta agli studenti. Ha inoltre auspicato investimenti su immobili, anche pubblici, attualmente inutilizzati ma già disponibili.

La questione dei trasporti è stata definita da tutti i candidati “fondamentale” e deve essere affrontata in un’ottica metropolitana, data la presenza di facoltà dislocate nella prima cintura urbana. A tal proposito, Caterina ha citato la linea Collegno-Grugliasco-Orbassano e proposto che l’Università “potrebbe sedersi al tavolo con Gtt e Trenitalia per valutare qualche offerta dedicata”, suggerendo anche una app per studenti che favorisca la condivisione di auto e, parallelamente, forme di coabitazione.

Nel confronto sono emersi anche altri temi strategici: la revisione del piano regolatore come opportunità per una città universitaria moderna, il futuro delle Molinette e del Parco della Salute, e l’importanza di un rapporto costante e sinergico con il Politecnico, da rafforzare in chiave collaborativa.