Intesa tra Università Vanvitelli e Ordine dei Giornalisti Campania

Firmato l’accordo tra Università Vanvitelli e Ordine dei Giornalisti per promuovere formazione e innovazione nella comunicazione
È stato siglato un protocollo d’intesa tra il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e l’Ordine dei Giornalisti della Campania. L’accordo, firmato da Francesco Eriberto D’Ippolito per l’Ateneo e da Ottavio Lucarelli per l’Ordine, punta a promuovere iniziative di ricerca e formazione congiunta in ambiti in cui l’attività accademica e quella giornalistica possano contribuire insieme allo sviluppo del territorio casertano e, più in generale, della Campania.
L’intento è quello di approfondire le dinamiche del linguaggio e le competenze necessarie alla progettazione, creazione e diffusione di contenuti e servizi innovativi nell’ambito della comunicazione e dell’informazione, anche in relazione alle nuove tecnologie digitali.
La convenzione rappresenta un’opportunità per elevare la preparazione di chi opera nella comunicazione, con un’attenzione particolare all’ambito istituzionale, tramite attività che si svolgeranno presso il Dipartimento, dove è attivo un corso di laurea magistrale in Scienze della Politica e della Comunicazione Istituzionale.
La collaborazione coinvolgerà studenti universitari e giornalisti, sia professionisti che pubblicisti iscritti all’Ordine regionale, attraverso seminari, corsi formativi, lezioni e conferenze dedicate ai linguaggi della comunicazione e ai principi deontologici dell’informazione.
“Questo accordo – ha sottolineato il presidente Lucarelli – rappresenta un nuovo importante passo in avanti nei rapporti tra Ordine dei Giornalisti e Università della Campania, sia sul fronte della formazione dei colleghi sia su quello dello scambio culturale e dell’approfondimento dei nuovi linguaggi dell’informazione”.
“Consolidiamo così il nostro impegno a sostegno del Sapere e della Stampa – ha aggiunto il direttore D’Ippolito – che sono due colonne su cui si regge la democrazia in ogni sua declinazione storica. La divulgazione della conoscenza e l’indipendenza e la libertà di nuovi e vecchi media rappresentano il migliore antidoto ai ciclici pericoli che mettono a rischio le conquiste sociali e politiche della democrazia”.