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Finanziamenti Pnrr all’Università Aldo Moro di Bari: 143 milioni per ricerca e infrastrutture

Finanziamenti Pnrr

Il rettore Bellotti annuncia 143 milioni dal Pnrr per l’Università di Bari tra ricerca, edilizia e nuovi laboratori.

Oltre 143 milioni dal Pnrr per l’Università di Bari

L’Università Aldo Moro di Bari ha ottenuto «oltre 143 milioni di euro di finanziamento» dal Pnrr, distribuiti su progetti riguardanti sia i centri nazionali sia i partenariati estesi. A confermarlo è stato il rettore Roberto Bellotti durante l’incontro “L’ultimo miglio del Pnrr”. Il rettore ha precisato che l’ateneo segue con attenzione tutte le fasi progettuali grazie a un’unità di monitoraggio che si riunisce ogni settimana, dichiarandosi «molto ottimista sugli esiti».

Le principali difficoltà del sistema universitario

Secondo Bellotti, la «criticità più grande nel sistema universitario» riguarda le opere edilizie e la capacità di progettare e costruire nuove strutture, come aule e laboratori, attraverso progetti con una durata complessiva di tre anni. «Questo è il tema caldo – ha spiegato – su alcune cose siamo un po’ in ritardo, su altre stiamo lavorando, però complessivamente siamo ottimisti».

I vantaggi del Pnrr per la ricerca e il personale

Il rettore ha sottolineato che i finanziamenti alla ricerca ottenuti con il Pnrr sono stati «i più importanti per quantità dal dopoguerra». Tali risorse hanno permesso di potenziare il sistema universitario con investimenti «inimmaginabili», favorendo il reclutamento di nuovi ricercatori, anche a tempo determinato, e la costruzione di laboratori e infrastrutture moderne.

Le prospettive future e la gestione post-2026

Bellotti ha infine evidenziato che la fase attuale presenta «una grande complessità gestionale» legata alla corretta rendicontazione dei progetti finanziati. «La scommessa – ha concluso – è il post 2026, ovvero capire quanto di tutto questo continuerà a essere fruibile dagli studenti e dal personale docente nel futuro».