L’Università della Basilicata inaugura la prima “Stanza delle necessità”

la “Stanza delle necessità”

L’Università della Basilicata apre una Stanza delle necessità a Potenza: spazio inclusivo per studenti-genitori e figli.

È stata inaugurata oggi a Potenza, alla presenza della prorettrice Elena Esposito, la prima “Stanza delle necessità” dell’Università degli Studi della Basilicata. Il nuovo spazio si trova all’interno del Campus universitario e nasce dalla riconversione di un locale inizialmente destinato a infermeria. La struttura è stata progettata per offrire un ambiente multifunzionale dedicato al gioco, alla cura e all’intrattenimento dei bambini, a sostegno degli studenti-genitori e dei membri della comunità accademica con figli al seguito.

Un ambiente pensato per conciliare studio, famiglia e inclusione

Questa innovativa iniziativa combina le funzioni di nursely, sala giochi e spazio di accoglienza per bambini. “È frutto della destinazione del cinque per mille della dichiarazione dei redditi del 2024”, ha spiegato la prorettrice Elena Esposito durante la cerimonia del taglio del nastro. L’Università della Basilicata ha quindi scelto di destinare fondi volontari a un progetto concreto, pensato per migliorare la qualità della vita universitaria, promuovendo inclusione e supporto alle famiglie.

Due nuove sale in arrivo a Potenza e Matera

Il progetto non si ferma alla sede principale del Campus di Potenza. Come annunciato, nei prossimi giorni saranno inaugurate altre due Stanze delle necessità, una nella sede di rione Francioso e una nella sede di Matera, ampliando l’impatto positivo dell’iniziativa su tutto l’Ateneo. Questi spazi offriranno supporto logistico e sociale a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo con esigenze familiari.

Sostenibilità, benessere e legame con il territorio

Guardando al futuro, la prorettrice ha anticipato la linea della campagna cinque per mille del 2025, che si arricchirà di un nuovo valore guida: l’ecosostenibilità. L’Università punta a creare spazi verdi e accoglienti all’interno dei Campus, pensati non solo per la comunità accademica, ma anche per la cittadinanza. “Si tratta di un’idea che abbiamo valutato insieme al consiglio degli studenti, per migliorare il benessere di chi lavora e studia in Università, ma anche a favore della città per consacrare il legame con il territorio”, ha concluso Esposito.