Avviati i lavori per il nuovo collegio di merito dell’Università di Bologna

Giuseppe Ghini

A Bologna nasce un nuovo collegio di merito della Fondazione Rui nell’ex Istituto Zoni, con studentato e restauro della chiesa storica.

Dopo oltre un anno e mezzo dall’occupazione da parte dei collettivi, sono ufficialmente cominciati i lavori all’ex Istituto Zoni di via San Giacomo, nel cuore della zona universitaria di Bologna. L’intervento prevede la nascita di un nuovo collegio di merito promosso dalla Fondazione Rui, che trasferirà nella nuova struttura la propria Residenza Torleone, attualmente situata a Porta Sant’Isaia.

45 posti per studenti con spazi comuni e servizi formativi

Il progetto prevede 45 camere singole e diversi spazi comuni a disposizione degli studenti, come sala studio, zona pranzo, lavanderia e palestra. L’obiettivo è concludere i lavori in tempo per l’inizio dell’anno accademico 2026-2027. A guidare la visita al cantiere è stato Giuseppe Ghini, presidente della Fondazione Rui, che ha dichiarato: «Siamo collegio di merito, quindi non sta a noi risolvere il problema dei fuorisede. Però non vogliamo dare loro solo un posto dove stare, ma anche attività formative».

Un progetto sostenuto dal lascito Comelli e un finanziamento ministeriale

Il cantiere è stato avviato grazie alle risorse proprie della Fondazione Rui, con un contributo determinante derivante dal lascito della famiglia Comelli. È stato inoltre richiesto un co-finanziamento al ministero per supportare l’opera. L’intervento prevede la riqualificazione totale dell’edificio, inclusa la storica chiesa quattrocentesca di Santa Maria Incoronata, chiusa da due secoli e parte integrante del complesso architettonico.

Restauro didattico nella chiesa di Santa Maria Incoronata

All’interno della chiesa, realizzata a ridosso delle antiche mura della città, è stato allestito un cantiere didattico in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. Gli studenti avranno l’occasione di partecipare attivamente al restauro di affreschi e tele storiche, alcune delle quali firmate da artisti come Simone dei Crocifissi e Vincenzo Maria Bigari. L’intenzione, a lavori conclusi, è quella di riaprire l’edificio sacro al pubblico, in accordo con la Diocesi.

Il passaggio di gestione dell’ex Istituto Zoni e il futuro della sede Torleone

L’ex Istituto Zoni era già destinato ad accogliere studenti prima della chiusura durante l’emergenza Covid, ma non fu mai riaperto. Nel 2022, la Fondazione proprietaria ha ceduto la gestione alla Fondazione Rui attraverso un contratto di diritto di enfiteusi: la Rui gestirà e valorizzerà l’edificio per 70 anni, mentre lo Zoni resterà proprietario delle mura.
Quanto alla storica sede della Residenza Torleone, situata a Porta Sant’Isaia, tornerà nelle disponibilità dell’Istituto Ritiro San Pellegrino alla scadenza del contratto d’affitto. Quest’ultimo, che già possiede anche i locali del vicino liceo Malpighi, potrebbe ampliare i propri spazi grazie a questa restituzione.