MindLeague, il progetto dell’Università Milano-Bicocca per il benessere mentale dei giovani atleti

MindLeague, progetto dell’Università Milano-Bicocca, sostiene la salute mentale nello sport giovanile
Un’iniziativa per allenatori e allenatrici al servizio del benessere psicologico
MindLeague è un progetto nato con l’obiettivo di fornire strumenti pratici a chi allena ragazze e ragazzi dai 9 ai 14 anni, per trasformarli in veri promotori della salute mentale nello sport. L’iniziativa è sostenuta da una campagna di raccolta fondi tramite BiUniCrowd, la piattaforma dell’Università di Milano-Bicocca che valorizza le idee della comunità accademica, offrendo loro supporto e visibilità esterna.
Allenatori sportivi come modelli di riferimento per i più giovani
Il progetto MindLeague riconosce negli allenatori sportivi un ruolo chiave nella crescita psico-sociale degli adolescenti. Queste figure, attive in tutte le discipline sportive, non sono solo tecnici, ma veri e propri punti di riferimento che influenzano il vissuto sportivo dei giovani, contribuendo al divertimento, alla motivazione e allo sviluppo di competenze, sia personali sia collettive.
“Gli allenatori non sono solo tecnici: sono figure di riferimento che i ragazzi ascoltano, seguono e spesso prendono a modello. Per questo è fondamentale investire su di loro”, afferma Federica Aceto, team leader di MindLeague, laureata in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei comportamenti economici presso l’Università di Milano-Bicocca.
Una piattaforma digitale gratuita per promuovere salute mentale e inclusione
Al centro del progetto c’è la creazione di una piattaforma digitale completamente gratuita. Questo spazio online offrirà contenuti e materiali elaborati da professionisti del benessere psicofisico, finalizzati a supportare allenatori e allenatrici nella gestione del proprio ruolo educativo e a trasmettere ai giovani atleti i valori della salute mentale.
“Con MindLeague vogliamo dare indicazioni concrete, facilmente applicabili, che possano davvero fare la differenza nella vita dei giovani atleti. Parliamo di salute mentale, ma lo facciamo attraverso un linguaggio che appartiene al mondo dello sport, fatto di allenamento, relazione e squadra”, spiega ancora Aceto.
Formazione e rete nazionale per costruire una cultura del supporto
Oltre alla piattaforma, MindLeague prevede l’organizzazione di eventi formativi e incontri di sensibilizzazione, in collaborazione con fondazioni, istituzioni e società sportive. Le attività si svolgeranno nelle principali città italiane e avranno lo scopo di creare una rete di professionisti capaci di intercettare segnali di disagio nei giovani, promuovere relazioni positive e contribuire alla diffusione di una cultura basata su inclusione, collaborazione e sostegno reciproco.
Il progetto punta a fare della figura dell’allenatore un alleato strategico nella prevenzione e promozione del benessere psicologico giovanile.