Programma di accoglienza per studenti palestinesi all’Università di Sassari

Università di Sassari

L’Università di Sassari lancia un programma di accoglienza con borse di studio e supporto completo per dieci studenti palestinesi.

Un’iniziativa di solidarietà e sostegno accademico

L’Università di Sassari ha annunciato un nuovo programma di accoglienza dedicato agli studenti palestinesi, offrendo loro l’opportunità di proseguire il percorso universitario in un ambiente sicuro e inclusivo. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Ateneo, l’Ersu e i Gruppi studenteschi, con l’obiettivo di promuovere conoscenza, educazione e pace, come sottolineato dal rettore Gavino Mariotti.

Borse di studio e agevolazioni economiche

Il progetto prevede l’ospitalità per dieci studenti palestinesi, supportati con borse di studio dal valore di 4.000 euro ciascuna. Gli studenti saranno inoltre esentati dal pagamento delle tasse universitarie, riceveranno gratuitamente i libri di testo e potranno usufruire del supporto del Centro linguistico di Ateneo per favorire l’integrazione e l’apprendimento.

Alloggio e servizi garantiti dall’Ersu

Grazie alla collaborazione con l’Ersu, gli studenti selezionati avranno diritto a ospitalità e pasti gratuiti presso le strutture dedicate al diritto allo studio universitario. Questo sostegno concreto mira a garantire condizioni di vita dignitose e favorire la concentrazione sul percorso formativo.

Le parole del rettore e del presidente dell’Ersu

«Come Ateneo e come Ente per il diritto allo studio universitario non possiamo restare indifferenti. La missione dell’Università è formare, accogliere e offrire opportunità di crescita. Per questo esprimiamo la nostra vicinanza alle nuove generazioni, che vedono il proprio futuro negato dalla guerra», hanno dichiarato il rettore Gavino Mariotti e il presidente dell’Ersu Sassari, Daniele Maoddi.
«Studiare e vivere a Sassari potrà rappresentare per questi giovani non solo un’occasione di crescita personale e accademica – aggiungono – ma anche un atto concreto di speranza e di costruzione di un futuro diverso».