Obesità infantile grave in Italia: oltre 100.000 casi sotto i 17 anni

Adolescente sovrappeso, mangia cibo spazzatura mentre gioca ai videogame

All’Università di Verona e al congresso Sip a Napoli si lancia l’allarme sull’obesità grave nei bambini: oltre 100.000 casi in Italia

In Italia, più di 100.000 bambini e adolescenti sotto i 17 anni soffrono di obesità grave e precoce. Si tratta di una condizione estremamente pericolosa che può portare a una riduzione dell’aspettativa di vita di oltre 15 anni rispetto ai coetanei normopeso. Le complicanze non sono solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali.

Le gravi conseguenze dell’obesità precoce nei minori

L’obesità grave nei bambini è legata a patologie molto serie che possono manifestarsi già durante la crescita, come ipertensione, diabete di tipo 2, dislipidemia, steatosi epatica (fegato grasso), ansia, isolamento sociale e scarsa autostima. L’indice di massa corporea (BMI) superiore al 99° percentile è uno dei criteri principali per diagnosticare la condizione, ma il segnale di allarme più immediato è il rapporto tra circonferenza vita e altezza: se il girovita supera la metà della statura, è un campanello d’allarme da non ignorare.

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità e l’allarme degli esperti

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, l’obesità grave riguarda almeno il 2,6% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni. Il problema è spesso sottovalutato, come evidenzia Claudio Maffeis, professore ordinario di Pediatria all’Università di Verona: “Per evitare che un sovrappeso si trasformi in una malattia cronica bisogna riconoscere e trattare tempestivamente questa condizione, troppo spesso sottovalutata.”

La prevenzione precoce: fondamentale intervenire tra i 6 e i 9 anni

Durante l’80° congresso della Società Italiana di Pediatria, svoltosi a Napoli, è stato presentato uno studio che mostra come i programmi intensivi sullo stile di vita riescano a ridurre l’indice di massa grassa in oltre il 50% dei bambini tra i 6 e i 9 anni. Tuttavia, tali interventi risultano quasi inefficaci negli adolescenti: solo il 2% dei ragazzi tra i 14 e i 16 anni mostra miglioramenti significativi. “L’età fa la differenza. Se interveniamo presto possiamo cambiare le traiettorie di salute”, ha dichiarato Rino Agostiniani, presidente della Società Italiana di Pediatria. “La prevenzione precoce è la chiave.”

Nuove terapie farmacologiche per adolescenti dai 12 anni in su

Oltre a dieta equilibrata e attività fisica regolare, per gli adolescenti dai 12 anni in su sono disponibili nuove terapie farmacologiche: i farmaci agonisti del recettore GLP1. Questi medicinali aiutano a regolare fame e senso di sazietà, e si sono dimostrati efficaci nel ridurre sia il peso corporeo che i fattori di rischio cardiometabolico. “Ma vanno prescritti solo in centri specializzati”, conclude Maffeis.