Un nuovo studio rivela il ruolo attivo degli astrociti nella sclerosi multipla

Studio premiato svela come gli astrociti influenzano i sintomi cognitivi della sclerosi multipla
La sclerosi multipla è una patologia autoimmune e neurodegenerativa per la quale non esiste ancora una cura definitiva. Questa malattia non colpisce soltanto la sostanza bianca del cervello, ma coinvolge anche la corteccia cerebrale, fondamentale per funzioni cognitive complesse come la memoria, l’attenzione e il linguaggio.
Un’indagine scientifica di recente pubblicazione sulla rivista Brain – Behavior and Immunity ha portato alla luce un meccanismo poco conosciuto che contribuisce alla disfunzione cerebrale nei pazienti affetti da sclerosi multipla. La ricerca, condotta da un team internazionale composto da studiosi spagnoli, francesi e statunitensi, si è focalizzata sull’attività degli astrociti, cellule gliali essenziali per il funzionamento dei neuroni.
Astrociti iperattivi e neuroinfiammazione: i nuovi protagonisti della malattia
I ricercatori, grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia, hanno scoperto che la neuroinfiammazione associata alla sclerosi multipla stimola un’eccessiva attivazione degli astrociti. Questo fenomeno altera la comunicazione tra le cellule cerebrali, causando un malfunzionamento dei meccanismi di plasticità sinaptica, fondamentali per i processi di apprendimento e memorizzazione.
Un premio internazionale per Andrés Mateo Baraibar Sierra
Lo studio è stato presentato da Andrés Mateo Baraibar Sierra, giovane ricercatore originario dei Paesi Baschi, in occasione della prima edizione dell’Excellence in Neuroinflammation Award, il concorso promosso dalla Fondazione Francesco della Valle per premiare le migliori pubblicazioni scientifiche annuali sul tema della neuroinfiammazione. Il lavoro si è classificato al primo posto ex aequo con quello della ricercatrice Elizabeth Wood, ottenendo un premio in denaro destinato a sostenere nuovi progetti di ricerca.
Il contributo della Fondazione Francesco della Valle
La Fondazione Francesco della Valle, costituita nel 2023, è nata con l’obiettivo di mantenere vivo il patrimonio immateriale di idee di uno dei maggiori innovatori nel campo farmaceutico italiano, Francesco della Valle. Il riconoscimento dato allo studio di Baraibar Sierra conferma l’impegno della fondazione nel promuovere eccellenza e innovazione nel settore delle neuroscienze.
L’Università Vanvitelli e il ruolo degli astrociti nei deficit cognitivi
“La nuova scoperta cambia radicalmente la visione degli astrociti: da elementi importanti nella comunicazione tra i neuroni a protagonisti attivi nel destino funzionale delle sinapsi e, dunque, nei deficit cognitivi che si accompagnano alla malattia”, ha commentato Sabatino Maione, professore ordinario di Farmacologia presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’.
Secondo Maione, “riconoscere il ruolo degli astrociti nella comunicazione alterata tra cellule cerebrali apre nuove strade per lo sviluppo di terapie mirate, con l’obiettivo di rallentare il declino cognitivo nei pazienti affetti da sclerosi multipla e, potenzialmente, anche da altre malattie neuroinfiammatorie”.