Ripartono gli scavi archeologici a Satrianum: focus sulle origini dell’insediamento

L’Università della Basilicata torna a Satrianum per la XIV campagna archeologica e nuovi studi sulla fondazione del sito
L’insediamento fortificato medievale di Satrianum, situato nella località di Torre di Satriano, nel territorio comunale di Tito (Potenza), sarà nuovamente oggetto di una campagna di scavi a partire da lunedì 7 luglio. A dirigere le indagini sarà la professoressa Francesca Sogliani dell’Università degli Studi della Basilicata, affiancata da Brunella Gargiulo e supportata da studentesse e studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera e dei corsi di studio dell’ateneo lucano.
La quattordicesima campagna di ricerca: scavi e laboratori multidisciplinari
Quella che sta per iniziare è la quattordicesima campagna archeologica sul sito di Satrianum, un insediamento fortificato fondato dai Normanni nell’XI secolo e abitato fino alla fine del XIV secolo, durante il regno di Giovanna II d’Angiò Durazzo sul trono di Napoli. L’equipe di archeologi dell’Università della Basilicata sarà impegnata nello scavo stratigrafico manuale, nel rilievo fotogrammetrico e nell’analisi delle tecniche costruttive.
Accanto all’attività sul campo, sono previsti laboratori specialistici in ceramica, numismatica e archeozoologia, dedicati all’approfondimento del contesto storico e materiale del sito.
L’obiettivo 2025: indagare la fase originaria di Satrianum
«Negli anni scorsi – ha dichiarato la professoressa Sogliani – abbiamo dato concretezza alla leggenda della regina Giovanna II, da quest’anno ci dedicheremo a scoprire il periodo della fondazione di Satrianum per comprendere se Satrianum deve la sua genesi insediativa alla conquista normanna o se i cavalieri del nord hanno scelto un luogo da fortificare dove era già presente un insediamento altomedievale o ancora più antico. Solo l’indagine archeologica potrà rispondere a questa domanda».