Interventi selvicolturali per foreste più resilienti

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Gli interventi selvicolturali sostenibili aumentano la crescita e la resilienza degli alberi secondo lo studio dell’Università di Milano.

Gli interventi selvicolturali sostenibili rafforzano la stabilità degli alberi e ne aumentano la resistenza agli effetti del cambiamento climatico. È quanto emerge dal primo anno di monitoraggio del progetto Rigenera Boschi di Sorgenia, sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e con Pefc Italia.
Grazie all’uso di innovativi sensori Tree Talker, installati in cinque aree forestali italiane, è stato possibile raccogliere dati dettagliati sulle condizioni e sulla crescita degli alberi.

Monitoraggio in cinque boschi italiani

Lo studio, attualmente in corso, riguarda cinque aree forestali selezionate insieme a Pefc Italia e distribuite in sei regioni italiane:

  • Parco Nord Milano (Lombardia)
  • Bosco di Forlì-Bertinoro dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero di Forlì-Bertinoro (Emilia-Romagna)
  • Unione dei Comuni montana Colline Metallifere (Toscana)
  • Parco naturale regionale Bosco Incoronata (Puglia)
  • Parco Nazionale del Pollino, che si estende tra Calabria e Basilicata

I risultati raccolti nel primo anno mostrano che, in quattro siti su cinque, gli alberi gestiti crescono più rapidamente rispetto a quelli lasciati alla libera evoluzione. In particolare, nel Parco Nazionale del Pollino è stato registrato un incremento massimo del +43% nella crescita.

Tecnologie avanzate per analizzare la salute delle foreste

Ogni sensore Tree Talker, grande quanto uno smartphone e applicato direttamente al tronco, ha misurato ogni ora diversi parametri vitali e fisici di ogni albero.
Le rilevazioni hanno permesso di analizzare quattro indicatori fondamentali:

  • accrescimento del diametro del tronco
  • flusso linfatico
  • attività fotosintetica della chioma
  • stabilità meccanica

Oltre alla crescita, la gestione forestale mirata aumenta la stabilità meccanica delle piante, riducendo l’oscillazione dei fusti durante periodi di caldo e siccità e rendendole così più resistenti agli eventi climatici estremi.

L’eccezione del Bosco Incoronata in Puglia

Unica eccezione registrata nello studio è il Bosco dell’Incoronata in Puglia, dove la presenza di eucalipti nella parte gestita sembra aver ostacolato lo sviluppo delle querce autoctone.
Questo dato evidenzia come la composizione delle specie sia un fattore chiave per la salute e la crescita delle foreste.

Il commento di Sorgenia sul progetto Rigenera Boschi

«A un anno dall’avvio di Rigenera Boschi, i dati raccolti e analizzati ci restituiscono una prima fotografia dello stato di salute di alcune delle nostre foreste. Oggi disponiamo di risultati che saranno affinati nelle fasi successive per capire come gli ecosistemi reagiscono agli stress climatici così da fornire un contributo per affrontare meglio emergenze legate a cambiamento climatico e incendi», dichiara Michele de Censi, amministratore delegato di Sorgenia.