Il congresso mondiale ASCO premia 17 ricercatori italiani

Martina Pagliuca, una delle ricercatrici premiate

All’ASCO 2024 premiati 17 ricercatori italiani per studi oncologici d’avanguardia: anche la Federico II tra i vincitori

La ricerca oncologica italiana conquista un ruolo di rilievo al congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), il più importante evento mondiale in campo oncologico che si apre domani a Chicago. Ben 17 ricercatori italiani riceveranno il prestigioso Conquer Cancer Foundation Merit Award, riconoscimento che viene assegnato a lavori giudicati di “elevato interesse ed innovatività” per il loro potenziale impatto sui pazienti.

I premiati fanno parte di un gruppo selezionato di 137 scienziati da tutto il mondo. Otto di loro operano in strutture italiane, mentre i restanti lavorano all’estero. Contattati dall’ANSA, i ricercatori che operano in Italia esprimono grande emozione: vedono il premio come un riconoscimento al lavoro di squadra. Nonostante le esperienze internazionali, il loro obiettivo è contribuire alla crescita della ricerca scientifica restando nel Paese.

Dalle neoplasie rare ai big killer: studi premiati con potenziali cure innovative

I progetti premiati spaziano dai tumori rari a quelli ad alta mortalità, offrendo nuovi spunti per lo sviluppo di trattamenti oncologici avanzati.

Gabriele Tinè, 26 anni, biostatistico dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, ha coordinato uno studio sui sarcomi, neoplasie rare che rappresentano circa l’1% di tutti i tumori. Utilizzando dati raccolti da centri in USA ed Europa su un totale di 5.000 pazienti, Tinè ha contribuito allo sviluppo di un modello di biostatistica in grado di prevedere il rischio di metastasi a distanza dopo l’intervento. “Il prossimo obiettivo – spiega – è identificare nuovi biomarcatori per migliorare la prognosi attaccando le cellule tumorali specifiche”. Dopo anni da precario, Tinè punta ora a un dottorato: “In Italia il mondo della ricerca è difficile, ma mi trattiene il team di valore che abbiamo costruito”.

La Scuola Superiore Meridionale e l’Istituto Pascale protagonisti con Martina Pagliuca

Martina Pagliuca, 33 anni, attualmente alla Scuola Superiore Meridionale e all’Istituto Pascale, riceve per la terza volta il Merit Award, ma è il primo riconoscimento da “stabilizzata in Italia”. Il suo studio analizza dati su 11.000 donne con tumore al seno, evidenziando come i disturbi comportamentali più significativi, a un anno dalla diagnosi, siano depressione e fatigue. “L’obiettivo – spiega – è sviluppare terapie di supporto, sia farmacologiche che psicoterapeutiche, sempre più personalizzate”. Aggiunge: “Sono rientrata in Italia per restare, vedo qui la mia carriera”.

Studi premiati a Milano, Padova e Modena: focus su sopravvivenza e nuove terapie

Paola Zagami, 33 anni, oncologa all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), è tornata dagli Stati Uniti nel 2023. Il suo lavoro si concentra sull’efficacia della soppressione ovarica nelle pazienti con tumore al seno ormonopositivo e mutazione del gene BRCA. Lo studio, condotto su oltre 1.800 donne in 109 centri internazionali, dimostra come la soppressione aumenti la sopravvivenza.

A Padova, Marta Padovan, 35 anni, dell’Istituto Oncologico Veneto, è premiata per una ricerca di fase I sull’utilizzo di una nuova molecola, regorafenib, in combinazione con chemio e radioterapia per il glioblastoma. “È un risultato importante – dichiara – perché da tempo mancavano novità terapeutiche su questo tipo di tumore. Ora possiamo puntare a uno studio di fase II”.

Nuove strategie terapeutiche all’Ospedale San Raffaele

Chiara Mercinelli, 31 anni, dell’Ospedale San Raffaele di Milano, riceve il Merit Award per una ricerca che combina chemioterapia e immunoterapia nei pazienti con tumore della vescica, somministrate prima dell’intervento chirurgico. “I risultati – spiega – confermano un miglioramento della sopravvivenza. Il nostro impegno è personalizzare sempre di più le cure, anche grazie all’identificazione di nuovi biomarcatori”. Anche lei ha deciso di restare in Italia: “Voglio continuare a fare ricerca nel mio Paese per ottenere risultati concreti per i pazienti”.

Le università premiate: Federico II, Pisa e Modena protagoniste

Oltre ai ricercatori già citati, il Merit Award è stato assegnato anche a:

  • Veronica Conca, dell’Università di Pisa
  • Angela Viggiano, dell’Università Federico II di Napoli
  • Emma Zattarin, dell’Università di Modena

Altri nove ricercatori italiani premiati lavorano invece attualmente all’estero.