Vent’anni dalla Carta europea dei ricercatori: l’Ateneo di Padova celebra l’anniversario

L’Università di Padova celebra i vent’anni della Carta europea dei ricercatori con un evento che guarda al futuro della scienza.
A vent’anni dalla pubblicazione della prima Carta europea dei ricercatori, l’Università di Padova ha organizzato un incontro per celebrare l’anniversario e riflettere sui cambiamenti avvenuti nel tempo. L’iniziativa ha rappresentato un momento di bilancio e rilancio, a partire dall’adozione, nel dicembre 2023, della Nuova Carta europea dei ricercatori.
La prima Carta pubblicata nel 2005: principi e obiettivi
L’11 marzo 2005 la Comunità Europea pubblicò lo European Charter for Researchers e il Code of Conduct for the Recruitment of Researchers. Si tratta di documenti complementari, contenenti principi generali e raccomandazioni relativi ai ruoli, alle responsabilità e ai diritti dei ricercatori, dei datori di lavoro e degli enti finanziatori. Questi testi hanno rappresentato un riferimento fondamentale per promuovere condizioni eque e trasparenti nel mondo della ricerca.
Il nuovo testo del 2023: una Carta aggiornata per nuove sfide
Il 18 dicembre 2023 il Consiglio Europeo ha formalmente adottato la Raccomandazione del Consiglio su un quadro per le carriere nella ricerca, che include una nuova versione dello European Charter for Researchers. Questo nuovo documento sostituisce la precedente versione e contiene 20 principi fondamentali suddivisi in quattro pilastri: etica, valutazione e reclutamento, condizioni di lavoro e sviluppo del talento. L’obiettivo è promuovere un ambiente di ricerca più inclusivo, responsabile e sostenibile in tutta Europa.
Il ruolo della comunità scientifica in un’epoca complessa
Durante l’incontro, la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, ha sottolineato l’importanza del momento storico che la ricerca si trova ad affrontare.
«Siamo in un momento storico complesso – ha affermato – in cui la ricerca è chiamata a rispondere a sfide globali senza precedenti: il cambiamento climatico, la transizione energetica, le trasformazioni digitali, le crisi sanitarie, le guerre. In questo scenario, il ruolo della comunità scientifica è più centrale che mai, ma anche più esposto. C’è bisogno di ricercatrici e ricercatori che non solo siano preparati e competenti, ma che operino con rigore, responsabilità, apertura. Che abbiano una solida etica del dubbio, un’autentica curiosità intellettuale, e una forte consapevolezza dell’impatto che il loro lavoro può generare».
Dalla memoria all’impegno: la Carta come strumento per il futuro
L’incontro promosso dall’Università di Padova ha voluto non solo ricordare i vent’anni dalla nascita della Carta europea dei ricercatori, ma anche rilanciare il suo ruolo strategico nella formazione delle carriere scientifiche e nella promozione di un modello europeo della ricerca fondato su qualità, trasparenza e innovazione.