Università, in arrivo tre nuove lauree magistrali per infermieri

Formalizzato il percorso per tre nuove lauree magistrali infermieristiche, con specializzazioni chiave per il Servizio Sanitario Nazionale.
“Il prossimo passo sarà il parere del Consiglio Superiore di Sanità e poi un decreto interministeriale per formalizzare tutto”. Con queste parole, Cristina Rinaldi, Direttore dell’Ufficio 5 presso la Direzione Generale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute, ha annunciato al Terzo Congresso Nazionale FNOPI l’imminente istituzione di tre nuovi percorsi di laurea magistrale specialistica: Cure Primarie e Sanità Pubblica, Cure Pediatriche e Neonatali e Cure Intensive e nell’Emergenza.
“Abbiamo bisogno di infermieri specializzati – ha evidenziato Rinaldi – per rispondere ai nuovi bisogni di salute della popolazione. Il Ministero della Salute ha accolto questa richiesta, puntando alla valorizzazione della professione infermieristica attraverso incentivi economici e opportunità di crescita. Con queste nuove lauree, specialistiche e abilitanti, gli infermieri acquisiranno, oltre a competenze manageriali, competenze cliniche strategiche per il Servizio Sanitario Nazionale”.
Anche il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l’importanza di questo cambiamento, inviando un messaggio alla FNOPI: “Siamo pienamente consapevoli dell’importanza di garantire una formazione di qualità, capace di integrare le moderne innovazioni tecnologiche e rispondere alle sfide di una sanità efficiente e sempre più orientata a terapie individualizzate. Lavoriamo per rafforzare i percorsi accademici e di specializzazione, sostenendo la crescita professionale e valorizzando le competenze degli infermieri”.
Beatrice Mazzoleni, Segretaria Nazionale FNOPI, ha espresso soddisfazione per questo traguardo atteso da anni: “Dai colleghi infermieri c’è molta attesa per questa novità. Oggi abbiamo sentito che i ministeri sono pronti a formalizzare il passaggio. Sarà una svolta e una sfida, sia per i contenuti delle nuove lauree, sia perché finalmente si potrà liberare il potenziale infermieristico. La sofferenza più grande della categoria è quella di poter dare di più ai cittadini e al sistema sanitario, ma di essere frenati da vincoli formali. Ora si parte tutti insieme”.