Politecnico di Torino: Master per formare i manager del sociale

Francesca Montagna, Coordinatrice del Master e Professoressa Associata presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino

Al via la seconda edizione dell’Executive Master del Politecnico di Torino per preparare nuovi manager del settore sociale e cooperativo.

Con un valore economico stimato di circa 80 miliardi di euro, pari al 5% del PIL nazionale, il Terzo Settore italiano si conferma un pilastro fondamentale del sistema socio-economico del Paese. Attivo in settori strategici come l’assistenza alle persone con disabilità, la tutela ambientale, i servizi sanitari e l’animazione culturale, questo comparto svolge un ruolo cruciale nella gestione del welfare e nella tutela dei diritti fondamentali. La crescente richiesta di figure professionali qualificate, capaci di unire competenze gestionali, visione strategica e innovazione, rende sempre più urgente un percorso di formazione manageriale mirato.

Le criticità delle organizzazioni non profit

Nonostante la loro importanza, molte realtà del Terzo Settore sono caratterizzate dalla mancanza di una forte strategia imprenditoriale, dovuta principalmente alla carenza di competenze manageriali e di pianificazione strategica. Per rispondere a queste sfide, la Master School del Politecnico di Torino annuncia la seconda edizione dell’Executive Master in “Innovazione sociale e tecnologica per le imprese cooperative e il Terzo Settore”.

Un Master innovativo al Politecnico di Torino

Il percorso formativo, unico nel panorama nazionale, è progettato in collaborazione con Fondazione CRT, Forum Terzo Settore Piemonte, Fondazione Terzjus ETS, Legacoop Piemonte, Confcooperative Piemonte e Torino Social Impact. «Il Terzo Settore rappresenta una componente essenziale del sistema economico italiano, non solo per il valore sociale che genera, ma anche per il contributo concreto allo sviluppo locale e alla coesione territoriale. Tuttavia, molte organizzazioni operano in condizioni di ‘fragilità imprenditoriale’, legata alla carenza di competenze manageriali, progettuali e di visione strategica», afferma Francesca Montagna, Coordinatrice del Master e Professoressa Associata presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino. «Oggi, per essere efficaci, sostenibili e in grado di intercettare i bisogni emergenti della società, queste realtà hanno bisogno di professionisti capaci di ottimizzare le risorse e di progettare servizi innovativi ad alto impatto sociale e culturale».

Tecnologia, dati e impatto sociale: il focus del Master

Il programma del Politecnico di Torino è pensato per formare professionisti in grado di guidare processi di innovazione sociale all’interno di organizzazioni cooperative, imprese sociali e altri soggetti del Terzo Settore. Il Master si rivolge a laureati e professionisti del settore sociale e culturale, ma anche a chi proviene da ambiti manageriali o tecnici e desidera acquisire una visione integrata e strumenti concreti per operare in contesti complessi e multi-stakeholder.

Sbocchi professionali e competenze multidisciplinari

Il percorso offre sbocchi in ruoli come Manager per il Terzo Settore, Innovation Manager e Data Driven Decision Maker, professionisti capaci di progettare nuovi servizi, sviluppare modelli di business innovativi e sfruttare i dati per decisioni strategiche. I moduli didattici, a carattere multidisciplinare, uniscono competenze di economia e management, sociologia, diritto, design dei servizi e data science, con un approccio orientato al problem solving.

Project work e casi reali

Elemento distintivo del Master è il project work finale, organizzato come una vera sfida progettuale. I partecipanti, suddivisi in team, affrontano casi reali selezionati dai docenti, sviluppando soluzioni ad alto impatto sociale, culturale e territoriale. Tra i progetti della scorsa edizione, il “CHE” ha dato vita a un’idea imprenditoriale nel settore culturale torinese, mirata a rafforzare la filiera creativa e a rispondere al bisogno di socialità post-pandemia.

Il Terzo Settore in numeri: crescita e occupazione

Con oltre 360.000 istituzioni non profit e più di 870.000 lavoratori, il Terzo Settore italiano si conferma una realtà diffusa e in costante crescita, nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Secondo il report ISTAT (ottobre 2022), l’85,2% delle organizzazioni sono associazioni, mentre le cooperative sociali, pari al 4,1%, assumono un ruolo sempre più centrale nei settori dell’assistenza sociale, dello sviluppo economico locale e della coesione sociale. Le sole cooperative sociali danno lavoro a oltre 456.000 persone, di cui 78.000 appartenenti a categorie svantaggiate e con una presenza femminile superiore al 50%.

Il sistema cooperativo in Piemonte

In Piemonte si contano circa 790 cooperative sociali, che impiegano oltre 47.000 addetti, contribuendo in modo determinante alla crescita economica e alla coesione territoriale.