Dottorato Università di Padova: più giovani, internazionali e occupati

Il rapporto Almalaurea premia il dottorato dell’Università di Padova: più giovani, pubblicazioni, imprese e occupazione
All’Università di Padova i dottorandi diventano ricercatori sempre più giovani, pubblicano di più e trovano lavoro in tempi brevi. A certificarlo è il rapporto Almalaurea, che fotografa una crescita evidente sotto diversi aspetti: età media più bassa, aumento degli studenti internazionali, più esperienze di studio all’estero e collaborazioni rafforzate con il mondo imprenditoriale.
Secondo Almalaurea, tutti questi fattori confermano l’efficacia del percorso di dottorato offerto dall’Università di Padova. «Ciò dimostra come il dottorato a Padova sia sempre più attrattivo, internazionale e capace di generare competenze avanzate spendibili nei contesti accademici, industriali e della ricerca applicata» ha sottolineato la rettrice Daniela Mapelli. «I numeri Almalaurea confermano che stiamo andando nella direzione giusta».
521 nuovi posti assegnati e altri 80 in arrivo
Massimiliano Zattin, prorettore con delega al Dottorato, ha ricordato che si è appena conclusa la prima fase di selezione per i corsi di dottorato dell’Ateneo, con 521 posizioni già assegnate e ulteriori 80 in arrivo con un nuovo bando di prossima pubblicazione.
«Numeri importanti, che confermano quanto l’Università di Padova continui a investire, anche quest’anno, in modo convinto e strutturale nella formazione dottorale, riconoscendone il ruolo strategico per l’intero sistema della ricerca. Con oltre 2.000 dottorande e dottorandi, il nostro Ateneo conferma l’impegno a promuovere percorsi d’eccellenza, sempre più integrati con il mondo della ricerca applicata e delle imprese» ha dichiarato Zattin.
Età media più bassa e più esperienze internazionali
Il titolo di dottorato all’Università di Padova è stato conseguito con un’età media di 30,9 anni, rispetto ai 32,4 della media italiana. In aumento anche la quota di studenti che hanno conseguito la laurea in un’università straniera: 17% contro l’11% nazionale.
La dimensione internazionale dei percorsi si amplia: il 57% dei dottorandi ha svolto un periodo di studio o ricerca all’estero, con il 22% che ha trascorso oltre sei mesi soprattutto negli Stati Uniti, in Francia e in Germania. Crescono inoltre i titoli doppi o congiunti con università internazionali, passati dal 7% nel 2023 al 9% nel 2024.
Dottorati con imprese e pubblicazioni scientifiche
In crescita anche i dottorati realizzati in collaborazione con le imprese, oggi all’8,5% rispetto al 6,8% registrato nel 2024. Il rapporto Almalaurea evidenzia poi un’alta produttività scientifica: l’87% dei dottorandi ha pubblicato i risultati della propria attività e il 92% lo ha fatto in lingua inglese, superando la media nazionale che si attesta all’87%.
Occupazione alta e competenze riconosciute
Questi risultati si riflettono positivamente sul fronte occupazionale: il 94,1% dei dottori di ricerca dell’Università di Padova risulta occupato a un anno dal titolo, rispetto al 91,1% dell’anno precedente e al 91,2% della media nazionale.
Il 93,3% degli occupati è impiegato in professioni intellettuali, scientifiche e altamente specializzate, un dato in crescita rispetto all’85,5% del 2023. Nell’81% dei casi, il titolo di dottore di ricerca è considerato pienamente efficace per lo svolgimento della propria attività lavorativa, contro una media nazionale del 77%.