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Donazione all’Università di Parma per combattere il mesotelioma pleurico

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All’Università di Parma una donazione di 21mila euro per studiare nuove terapie contro il mesotelioma pleurico maligno

In memoria di Pierluigi Portesani, è stata effettuata una donazione di 21mila euro a favore dell’Università di Parma, destinata alle ricerche sul mesotelioma pleurico maligno. L’iniziativa nasce da Anna Maria Ottolini, moglie del compianto “Pier”, per sostenere gli studi condotti dai gruppi di ricerca guidati da Pier Giorgio Petronini, docente di Patologia generale e responsabile del Laboratorio di Oncologia Sperimentale, e da Luca Ampollini, docente di Chirurgia Toracica e direttore della Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Chi era Pierluigi Portesani: una figura cara alla città di Parma

Pierluigi Portesani, scomparso all’età di 65 anni, era molto conosciuto a Parma. Ex campione di giavellotto, aveva fondato lo storico pub Tonic e, negli ultimi anni, aveva gestito un laboratorio e negozio orafo nel cuore della città. La sua generosità e il suo impegno civile lo hanno reso una figura amata e rispettata.

Una conferenza per ricordare e rilanciare la ricerca

La donazione è stata al centro di una conferenza stampa tenutasi al ParmaUniverCity Info Point. Presenti il Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli, Pier Giorgio Petronini, Paolo Carbognani (già docente e direttore della Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma) e Anna Maria Ottolini. All’incontro hanno partecipato anche amici e amiche di Pier, nonché Antonio Nouvenne, consigliere delegato per le Politiche di integrazione tra Ospedale e Territori del Comune di Parma.

Il mesotelioma pleurico maligno: una malattia ancora senza cura efficace

Il mesotelioma pleurico maligno è un tumore raro ma molto aggressivo, che ha origine dal mesotelio, la membrana che riveste i polmoni. Spesso diagnosticato in fase avanzata, comporta una sopravvivenza media di circa 12-18 mesi, con un’elevata probabilità di recidiva. Il principale fattore di rischio è l’esposizione all’amianto, materiale un tempo largamente impiegato per le sue proprietà isolanti.

Attualmente, l’intervento chirurgico è possibile solo in pochi casi. La prima linea di trattamento è la chemioterapia, ma l’elevata resistenza delle cellule tumorali limita i risultati. Anche l’immunoterapia, recentemente introdotta, ha mostrato efficacia solo parziale. Permane quindi l’urgenza di scoprire nuovi bersagli molecolari per offrire reali prospettive terapeutiche ai pazienti.

Un matrimonio all’insegna della solidarietà

Pierluigi Portesani e Anna Maria Ottolini, in occasione del loro matrimonio celebrato il 4 luglio 2024, hanno chiesto ad amici e parenti di non fare regali, ma di contribuire a una raccolta fondi a favore della ricerca oncologica toracica. La somma raccolta è stata destinata al reparto di Chirurgia Toracica diretto da Paolo Carbognani e Luca Ampollini, e alle ricerche precliniche coordinate da Pier Giorgio Petronini. A questa cifra si è aggiunta una donazione personale, desiderata da Pier e realizzata dalla moglie.

Collaborazione con ViroStatics per una nuova terapia sperimentale

Grazie alla collaborazione con la start-up farmaceutica italiana ViroStatics, fondata dal parmigiano Franco Lori, la donazione supporterà anche lo studio di myrtleciclib, una nuova molecola prodotta dalla stessa azienda. L’obiettivo è valutare la sua efficacia come possibile strategia terapeutica contro il mesotelioma pleurico maligno.

Una speranza per chi soffre

Pier e Anna hanno sempre creduto nella possibilità di sconfiggere una malattia che colpisce chi ha lavorato a contatto con l’amianto. Pier ha sofferto e ha visto soffrire persone a lui vicine. Con questa donazione, la speranza è che la ricerca possa progredire e offrire nuove prospettive di cura e sollievo a chi affronta questa grave patologia.