Lucca diventa laboratorio europeo grazie al progetto IN-HABIT

Il progetto IN-HABIT dell’Università di Pisa ha rigenerato Lucca con percorsi smart, pet economy e inclusione sociale.
Si è concluso il progetto europeo IN-HABIT, che ha trasformato Lucca in un modello di innovazione urbana e coesione sociale, con un’attenzione speciale agli animali come risorsa pubblica. Guidato dal Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Comune di Lucca e LuccaCrea, il progetto ha reso la città toscana la prima in Europa a dotarsi di una politica integrata uomo-animale ispirata al principio della ‘One Health’, ovvero salute unica e condivisa tra persone, animali e ambiente.
Percorsi “animabili” e rigenerazione urbana partecipata
In cinque anni di attività, IN-HABIT ha contribuito alla rigenerazione dello spazio pubblico e alla qualità della vita urbana, attraverso la creazione di 15 chilometri di “animabili”. Questi percorsi intelligenti, affiancati da aree di relazione, sono stati progettati per favorire l’incontro tra persone e animali, secondo una logica partecipativa che richiama i valori del New European Bauhaus: progettazione urbana sostenibile, inclusiva e bella. Il coinvolgimento della cittadinanza ha rappresentato uno degli elementi cardine del progetto.
Coinvolgimento di scuole, RSA e cittadini fragili
Numerosi studenti delle scuole primarie e secondarie hanno preso parte ad attività formative e laboratori di coprogettazione urbana. Una delle iniziative più originali è stata la creazione di “CityPets”, un gioco di carte educativo pensato per promuovere la gestione responsabile degli animali in città. IN-HABIT ha inoltre rivolto una particolare attenzione agli anziani e alle fasce fragili, con interventi di pet therapy nelle RSA e l’attivazione di un servizio di pet care dedicato a persone con difficoltà, favorendo così il benessere relazionale e psicologico.
La pet economy come volano per l’occupazione locale
Accanto alle azioni educative e sociali, il progetto ha puntato anche sullo sviluppo della pet economy. Sono stati avviati 35 progetti imprenditoriali innovativi, spaziando dal turismo pet-friendly alla creazione di nuovi servizi per animali. L’iniziativa ha offerto concrete opportunità di impiego, in particolare a vantaggio di giovani e donne, generando un impatto economico tangibile sul territorio.
Il modello Lucca: salute, inclusione e sviluppo sostenibile
«I pet in Italia superano in numero gli abitanti e oltre la metà delle famiglie convive con un animale. A questi si aggiungono gli animali selvatici, che rappresentano un importante elemento di biodiversità e contatto con la natura», ha dichiarato il professore Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, coordinatore di IN-HABIT. «Il progetto ha rivelato un grande potenziale in termini sociali ed economici. La nostra ambizione è replicare il modello di Lucca in altre città per dare risposte innovative ai bisogni urbani emergenti».
La professoressa Chiara Mariti dell’Università di Pisa ha aggiunto: «IN-HABIT ha creato una piattaforma partecipativa che ha coinvolto cittadini, amministrazioni e associazioni. I risultati dimostrano la capacità degli animali di ridurre ansia e favorire il dialogo, anche in contesti complessi come le RSA. Inoltre, ha aperto nuove prospettive economiche per giovani e donne, sostenendo una visione inclusiva della salute e del benessere».