Università Suor Orsola, corso in IA generativa per il marketing del futuro

Il Prof. Francesco Paolo Virnicchi

La Generative AI entra nei corsi di laurea all’Università Suor Orsola: ecco le nuove competenze richieste dal mondo della comunicazione.

Da “Ai marketing specialist” a “Data-driven creative director” si delineano le nuove figure professionali sempre più ricercate dal mondo del lavoro, in particolare da agenzie di comunicazione, società di consulenza strategica, multinazionali e startup innovative. È in questa direzione che guarda il nuovo corso di Intelligenza artificiale generativa inaugurato all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli da Francesco Paolo Virnicchi, da oltre vent’anni impegnato nella formazione nei settori della comunicazione e della pubblicità. “Il Suor Orsola – ha dichiarato Virnicchi – si distingue ancora una volta per visione innovativa e capacità di sperimentazione didattica, con l’attivazione (tra i primi Atenei in Italia) di una cattedra di ‘Generative AI’ all’interno del corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione. Un’iniziativa che risponde alla crescente richiesta di competenze specializzate in un ambito che sta rivoluzionando il modo in cui creiamo e comunichiamo contenuti”.

Il corso, partito nel secondo semestre e stabilmente inserito nell’offerta formativa dell’Unisob, è disponibile anche come esame a scelta per altri corsi di laurea e affronta numerosi ambiti applicativi della generative AI nel marketing e nella comunicazione. Tra questi: la creazione automatica di contenuti visivi e testuali altamente personalizzati per aumentare engagement e conversioni; l’analisi predittiva dei comportamenti degli utenti per campagne mirate e ad alto impatto emotivo; l’ottimizzazione in tempo reale delle strategie di marketing grazie ad algoritmi in grado di apprendere e adattarsi continuamente; la generazione automatica di scenari e prototipi per pubblicità e storytelling digitale.

“La formazione offerta dal Suor Orsola – ha aggiunto Virnicchi – rappresenta un’opportunità unica per entrare in un settore dinamico, in forte crescita, destinato a diventare cruciale per il futuro delle imprese e delle istituzioni pubbliche e private. L’obiettivo è formare i futuri leader del cambiamento digitale, capaci di affrontare sfide complesse e guidare processi innovativi nel mondo della comunicazione e del marketing”. Il placement pensato per i laureati prevede ruoli di rilievo in aziende attive nel digital marketing, nell’advertising, nel branding e nella creazione di contenuti. Gli studenti svilupperanno competenze per ricoprire incarichi come digital strategist, content manager e communication analyst.

“L’Ai generativa – ha spiegato ancora Virnicchi – sta rivoluzionando ambiti come giornalismo, marketing, pubblicità, design e produzione di contenuti digitali. Comprendere il funzionamento di queste tecnologie e usarle in modo consapevole sarà una competenza essenziale per i professionisti del futuro. E con questo corso non insegniamo solo a usare gli strumenti, ma anche a riflettere sulle implicazioni sociali ed etiche che ne derivano”.

Un tema caro anche a Enricomaria Corbi, direttore del Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione e delegato del Rettore alla Formazione degli insegnanti. “Le rivoluzioni tecnologiche in atto – ha detto Corbi – sono inarrestabili, ma un’università non può e non deve rinunciare al compito di formare la futura classe dirigente, in particolare quella degli insegnanti, puntando su un uso consapevole delle nuove tecnologie, senza subirle passivamente”. Proprio per questo, all’Università Suor Orsola Benincasa i percorsi formativi dedicati all’intelligenza artificiale attraversano trasversalmente i vari corsi di laurea: dalla psicologia (nel corso magistrale in Psicologia: risorse umane, ergonomia cognitiva, neuroscienze cognitive) all’economia (con focus sull’organizzazione aziendale), dal diritto (nello specifico indirizzo per giuristi esperti in nuove tecnologie) fino alle nuove modalità di valorizzazione del patrimonio culturale, grazie al corso magistrale in Digital humanities e al dottorato in Humanities and Technologies.